mercoledì 13 marzo 2019

FIOCCHETTO LILLA.


Che sia vicino alla testa o allo stomaco, tutti abbiamo una stanza.
Vi voglio parlare della mia.

Era una perfetta, magnifica, meravigliosa stanza.
Arrichita di decorati mobili, emanava splendore dalla superficie di ognuno di essi, così esattamente coincidenti nei differenti angoli e con chiuse maniglie di cristallo.
Tutto ciò doveva sempre migliorare...e rigorosamente lo faceva.

Poi è successo.
Le viti.
Nessuno si curava di loro, così importanti quanto non evidenti.
Maniglia dopo maniglia, anta dopo anta, la camera si è distrutta.
Le ante sovrapposte e distrutte sul pavimento; il buio che dagli armadi ora fuoriusciva.
Si, IL BUIO. Mobili tanto splendenti fuori, quanto oscuri all'interno.
La mia camera, la mia mente, le mie emozioni, i miei sentimenti, la mia vita.
Pensieri ossessivi.
Il mio corpo mi stava abbandonando, come credevo la mia anima avesse già fatto.

Ma così non è stato.
Piccola piccola, si è lentamente arrampicata su distrutte ante e ha cercato di sfruttarle per innalzarmi verso le pennellate lilla che aveva deciso di dare a quel buio.

Non ho ancora concluso la mia stanza, ma ogni anno, il 15 marzo, posiziono un FIOCCHETTO LILLA dove le mie pennellate sono arrivate.

Colorate di lilla, ma anche di verde, giallo, arancione e blu.
Aprite pian piano le vostre ante e fatevi amico il contenuto dell'armadio.
Con tutto l'affetto di questo mondo,



1 commento:

  1. condivido in pieno la descrizione che hai fatto, in particolare la prima parte dove la stanza doveva essere perfetta, in ordine... nella seconda trovo un altro caos e un altro sintomo ad esso associato, che ho provato, dove nulla di cio' che era in apparente ordine trovava più una collocazione precisa...

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