domenica 6 dicembre 2015

Diamo voce all'urlo soffocato in noi. - ...Tranne, forse, GUARIRE.

 
Pensieri, parole, animi stanchi.
Ma anche voglia di riscatto, di respiro, di vita.



-scritto da Franny


Ieri in un grande centro commerciale, in mezzo ai greggi di luci scintillanti e in mezzo alla carrellata di prodotti che guardandoli sembrano darti la garanzia che quando li porterai a casa le cose cominceranno davvero ad andare bene, non ho avuto il cuore di provarmi nessuno degli abiti che ho adocchiato in un negozio di abbigliamento. Da giorni, infatti, ma che dico, mesi, da quando sono ingrassata a dismisura, mi impacchetto nella solita divisa informe rigorosamente nera evitando di incrociare lo sguardo delle vetrine e quello delle persone, anche. Per farvi capire il mio livello di disagio vi dico soltanto che sto studiando cinque libri in più per un esame pur di non dover frequentare e sentire gli occhi delle persone addosso e non dover vedere la confusione che gli affiora negli occhi quando ogni volta, da anni, mi vedono arrivare con un peso diverso, inferiore o superiore che sia. Mi hanno vista pesare sia 52 kg che 68, sia 56 che 61, quindi forse sono abituati, ma l'unica che non si abitua al trasformismo in cui consiste la propria bulimia sono io. Per giunta da giorni sto iniziando a provare dei dolori laceranti allo stomaco, non so spiegarvi che razza di dolore è, un dolore così forte che posso solo accasciarmi su me stessa stringermi la pancia e sperare che passi. Ho paura che le conseguenze del vomito che mi induco da anni stiano iniziando a farsi sentire.
Ad ogni modo ieri, in quel centro commerciale, mi sono fatta tentare dal caffè verde in erboristeria. Anche stavolta ho speso tutti i miei risparmi nell'ennesima cazzata che non funzionerà. Perchè da quando sto male le ho provate tutte. Tutte tranne, forse, guarire.


3 commenti:

  1. Paghiamo sempre tutto il doppio degli altri e ogni fatica pesa anche di più. Perchè oltre a un fisico devastato,abbiamo una testa deprivata e debole. Cosa dire? Il disagio non si misura. Se si vuole andare avanti così bisogna sopportarlo o si cambia. Anche a me per la cronaca non è ancora scattata la molla della guarigione. Un abbraccio forte

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  2. Cara Franny, io penso che in realtà il primo passo tu l'abbia già commesso pubblicando su quessto blog queste tue parole: mi sembrano parole molto consapevoli, e io credo che è solo da una solida consapevolezza che possa partire un'altrettanto solida guarigione (per quanto penso che dei dca non si guarisca mai del tutto, perlomeno per quella che è la mia esperienza). Tu mi sembri consapevole di tante cose: delle strategie che la malattia ti fa adottare per evitare determinate cose, alla consapevolezza che quel caffè non ti servirà davvero, però io credo che tu sappia anche che quel caffè è più che altro un simbolo: il sinbolo del fatto che hai scelto di fare una cosa per te stessa, e a poco a poco è a fare cose per se stesse che si ricomincia a prenderci cura di noi, e il prenderci cura di noi in un secondo momento può anche portare alla decisione di iniziare un percorso di guarigione serio, con degli specialisti. Quindi secondo me stai direzionandoti nella giusta direzione, devi solo avere più fiducia in te stessa e non temere di chiedere aiuto, perchè quando poi lo avrai fatto e starai concretamente meglio (te lo dico per esperienza diretta) sarai fiera di te stessa e ti ringrazierai per esserti data questa possibilità!!!!!!!!!!!
    (Un consiglio da bulimica che c'è passata: se hai dei dolori allo stomaco rivolgiti comunque ad un medico e fatti prescrivere qualcosa, io mi sono presa un'esofagite e ora ho un reflusso gastro-esofageo cronico a causa del vomito che per anni mi sono auto-indotta, quindi davvero passa una visita, per non correre rischi)
    Un abbraccione!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  3. Quando leggo il dolore, ha su di me lo stesso disagevole impatto, che hanno le scene di vuole a al cinema, mi penetrano in ugual misura, ed in ugual misura mi turbano facendomi male , ma le forte...
    Questo tuo dolore, per una situazione che, non avermene, turba solo te, perché la gente passa e va, coi suoi giudizi affrettati un po', e tanto superficiali, è soffocante, tanto ha corpo...
    Non funzionerà nulla, forse la guarigione della tua fragile anima spaurita

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