martedì 8 settembre 2015

TROPPO. EmoziONI.

Tristezza.
Mancanza.
Euforia.
Delusione.
Amore.
Rabbia.
Emozioni.

Anzi, emoziONI.
Già, perchè tutto ciò viene da noi percepito come un qualcosa di immenso, irrefrenabile, ingestibile, impossibile, incontrollabile.
Il controllo. Il controllo tanto ambito da chi è assoggettato da un dca.
Nelle giuste dosi, quanto servirebbe un po' di controllo su noi stessi, sulle nostre emozioni.
Evitare di sentirsi male, male, male. L'angoscia che ti pervade e l'ansia che ti assale; esplodi in un attacco di panico o isoli il tutto con un falsissimo sorriso, per poi arrivare in un luogo nel quale poterti nascondere e, nel migliore dei casi, esplodere in un pianto senza fine.
Pianto di rabbia, di nervoso, di disperazione, di stanchezza, di sfinitezza.
Succubi di ciò che si prova, o che non si riesce a provare. Un rapporto di un qualsivoglia genere si spoglia così di tutta la stabilità sulla quale dovrebbe essere basato.
Troppa DISTANZA -> <- Troppa VICINANZA
Insomma, la distruzione per chi lo vive.
Sensi di colpa nel primo caso; doppi sensi di colpa nel secondo.
Sentirsi incapaci. Troppo appiccicosi. Troppo insensibili. Troppo bisognosi di affetto. Troppo deboli.
Soffrire.
E ci si ritrova sempre qui, sempre a pensare che forse da soli staremmo meglio.
Ma noi già ci abbiamo provato, sappiamo già cosa succede: stando da soli il vuoto si impossessa di noi esponenzialmente.

E allora che fare?
L'ennesima battaglia da combattere ogni giorno.
Si combatte, si combatte e si combatte ancora.
E si cerca di migliorarsi.








3 commenti:

  1. quello che dovevo dirti l'ho scritto nel commento al precedente post...forse non l'hai visto...

    coraggio bella

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  2. Io direi che, in realtà, anche se forse non riusciamo a rendercene conto, istintivamente come esseri umani siamo dotati di una certa, in giusta dose, capacità di avere un po' di controllo su noi stessi e sulle nostre emozioni: mi viene da pensare a quando, all'università, davo esami; in quelle situazioni partivo con l'ansia tirata al massimo, poi però quando arrivavo a dover fare l'esame effettivamente, quell'ansia era a livelli del tutto sostenibili, e anzi era proprio ciò che mi dava quel pizzico di concentrazione e di lucidità in più che mi permetteva di passare l'esame. Questo lo facciamo tutti, naturalmente, senza neanche rendercene conto, ed è una cosa positiva che ci aiuta!!!!!!!!!!!
    Il problema diventa quando, nel dca, si perde questa gestione così naturale delle emozioni, e allora non le riusciamo più a contenere. Io penso che una specie di pasticcio emozionale stia alla base di ogni dca, ed è proprio quello che rende difficili sia il rapporto che abbiamo con noi stesse, sia i rapporti che abbiamo con gi altri. Però poi si vede che l'isolamento non è una soluzione: anche perchè da sole quei sentimenti continuiamo comunque a provarli, e non fanno mano male, e poi perchè la solitudine è il nutrimento del dca, che prospera molto di più se ci chiudiamo fuori dal resto del mondo.
    Quindi io penso che ricominciare a riappropriarci delle nostre emozioni sia uno degli aspetti che costituisce l'allontanasi da un dca per ricostrurci una vita e delle relazioni più autentiche e sane!!!!!!!
    Un bacione!!!!!!!!!

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    1. Penso tu abbia ragione, è sicuramente ciò che può riportarci ad una vita degna di essere così chiamata!
      Il problema è la gestione di esse: ci serve un bel po' di allenamento...ma credo che migliorarsi sia sempre possibile!

      Un bacione anche a te cara!!

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