giovedì 28 settembre 2017

Morte al tuo VERO tormento.


" Avvolgi d’amore i tuoi dolori più forti,
colma il tuo vuoto con il tuo tesoro più grande:
LA VITA.
Dai morte al tuo vero tormento,
che si nasconde dietro quel gran paravento.
L’anoressia impaurisce, sfinisce,
come una dittatrice tanti ordini impartisce.
Giudizi, schifo, odio, morte, il passato,
cibo, sangue, debolezza, fuga.
Ogni strumento è valido
per succhiare la vita come una sanguisuga.
Quali altri? Andate via, non capite.
Tu, passante ignorante, stai zitto, non mi conosci.
Mi dici di mangiare, che sono uno stecco, ma quale pastasciutta?
Come ti permetti di giudicarmi? Dici che sono fragile?
Con tutte le armi che uso, con tutta la resistenza mentale,
con l’enorme sforzo che faccio per alzarmi dal letto ogni mattina,
con il male alle gambe per scendere le scale e fare una passeggiata qualunque..
Dopo tutti i pianti, lacrime fredde che scendono mentre sono distesa in terra nel bagno,
pianti di urlo interno, una richiesta d’aiuto al mio cuore che non sento più.
Tu sei fragile, che ti lamenti per una ferita o perché la ragazza con cui stavi da pochi mesi ti ha lasciato.
E no, non voglio parlarne con nessuno, non voglio farvi male,
me ne vado nel mio angolo buio, non cercate di entrare, non avvicinatevi.
Ma non andate via, non ascoltatemi veramente, state con me,
non ascoltate la mia malattia.
Non abbandonatemi mai, vi insulterò, vi chiederò di uccidermi,
di mettere fine a tutto a questo, ma non è la voce del mio cuore.
Voglio vivere, voglio amare, voglio essere amata, voglio il silenzio.
Se vi insulterò, il mio cuore vi sta chiedendo dolci parole.
Se vi chiederò di uccidermi, il mio cuore vi sta chiedendo un abbraccio
per riportarmi alla vita.
Se vi chiederò di mettere fine a tutto questo, il mio cuore vi sta chiedendo
di portarmi via dall’angolo buio.
Se vi sbatto la porta in faccia, non arrendetevi a entrare.
Toglietevi le fasce dagli occhi, tirate fuori la vostra empatia,
non abbiate paura di me.
Voglio il vostro affetto, lo voglio tutto, voglio fiorire,
io da sola non ce la faccio.
Sono stanca, non ho più voglia di piangere,
venite a darmi dei calci in culo.
Portatemi nella punta dell’Everest, alle Hawaii e fatemi vedere quanto è bello vivere.
Fatemi vedere i bei tramonti, i grandi castelli, il blu del mare, le luci di una città di notte,
il vostro grande sorriso, voglio godermelo anche io.
Voglio coltivare la mia vita, voglio rinascere, sono nata per vivere, lo so. "




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